Le scarpe di loto erano un tipo di scarpe femminili che avevano lo scopo di deformare i piedi, chiamati loto d’oro. Questa pratica, introdotta dagli Han in Cina, risale al Medioevo, circa al X secolo e fu utilizzata fino alla fine del XX secolo.
Motivo della nascita
La leggenda narra che l’imperatrice fosse nata con un piede storto e convinse il marito affinché mettesse una legge che obbligava tutte le ragazze cinesi a indossare un tipo di scarpe che deformava i piedi. Questa usanza raggiunse la massima espansione tra il XVI e XVII secolo, e verso la fine del XVIII secolo alcuni leader cinesi iniziarono a lottare per abolire la fasciatura. Tale lotta si concluse nel 1928, quando il ministro degli affari emanò un’ordinanza e costrinse tutte le prefetture a rispettarla.
Com’è fatta la scarpa
La scarpa è fatta su misura e solitamente non supera i 10 cm di lunghezza. Poiché erano indossate prevalentemente da aristocratiche, le scarpe venivano fabbricate con cotone, seta e decorate con ricami delicati, raffiguranti animali e fiori.
Il “loto d’oro”, il risultato
Il risultato di tale pratica veniva chiamato loto d’oro o giglio d’oro, infatti la scarpa aveva la forma di un loto. La pratica assumeva pieghe diverse in base al ceto: se si apparteneva a famiglie aristocratiche, il processo iniziava all’età di 2 anni e ciò rendeva la pratica meno dolorosa. Se si proveniva da famiglie contadine, iniziava più tardi, perché le ragazze dovevano essere abili al lavoro. Solitamente iniziava quando trovavano marito e prima dei 15 anni, periodo in cui le ossa erano ancora malleabili. Il processo poteva durare dai 3 ai 10 anni, ma il piede necessitava di continue attenzioni per tutta la vita.
Per deformare i piedi prima si piegavano le dita più piccole sotto il piede, poi l’alluce veniva avvicinato al tallone. Era un processo doloroso, nel quale il piede cresceva, ma la forma non cambiava. Le ossa si rompevano o venivano rotte appositamente e si saldavano in modo anomalo.
Nella società questa pratica era vista come una particolarità attraente, infatti anche molte povere si facevano deformare i piedi per sposarsi con ricchi e migliorare la situazione economica. Le ragazze potevano anche essere vendute come concubine e il prezzo variava in base alla forma del piede.
In questa pagina, nella sezione racconti, è presente un estratto del libro “Fiore di neve e il ventaglio segreto” di Lisa See.