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Starship, il razzo che porterà l’umanità su Marte?

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  • Agosto 5, 2022
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Starship, il razzo che porterà l’umanità su Marte?

Starship è un veicolo di lancio completamente riutilizzabile, in corso di sviluppo e finanziato da SpaceX. Il veicolo è composto da due stadi, il booster e la navicella, che a novembre 2018, Elon Musk ha rinominato rispettivamente Super Heavy e Starship.

Test su prototipi della Starship sono iniziati a marzo 2019, a partire dall’autunno dello stesso anno si è proceduto alla realizzazione di numerosi prototipi. Ad aprile 2020 la NASA ha selezionato una versione modificata della Starship come uno dei tre sistemi di atterraggio per il Programma Artemis.

Nel 2007, Elon Musk si prefissò l’obiettivo personale di dare il via all’esplorazione e alla colonizzazione di Marte. Alcune informazioni sull’architettura della missione vennero rivelate tra il 2011 e il 2015, dichiarazioni secondo le quali i primi coloni sarebbero arrivati su Marte non prima della metà degli anni ’20. Con tale obiettivo, nell’ottobre del 2012, Musk anticipò un piano per costruire un secondo lanciatore riutilizzabile, con capacità nettamente superiori a quelle del Falcon 9 e del Falcon Heavy all’epoca in uso. Il nuovo veicolo doveva essere, secondo Musk, “un’evoluzione del Falcon 9… ma più grande del Falcon 9”. 

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A partire dal 2014, Elon Musk rivelò diverse informazioni riguardo allo sviluppo del nuovo sistema di lancio, dichiarando che sarebbe stato in grado di ospitare un equipaggio di 100 persone e con la capacità di carico di 100 tonnellate. A settembre 2016, al 67º incontro annuale del Congresso astronautico internazionale, Musk svelò dettagli sostanziali di un progetto di un veicolo di trasporto molto grande, di 12 metri di diametro e 122 metri di altezza, l'”Interplanetary Transport System” ideato per il trasporto interplanetario. Nell’occasione, Musk informò riguardo all’intenzione di lavorare su una tecnologia per il rifornimento in orbita della navicella, in modo da alleggerire il carico in fase di lancio e aumentare la capacità cargo considerevolmente.

L’ambizioso obiettivo nel 2017 era mandare le prime due missioni cargo su Marte nel 2022, con lo scopo di “verificare le risorse d’acqua e identificare i pericoli” e  mettere “l’infrastruttura per l’alimentazione, per l’attività mineraria, e per il supporto vitale” sul posto per i futuri voli, seguite da quattro navi nel 2024, due con equipaggio e due con attrezzatura e provviste aggiuntive che hanno lo scopo di preparare una struttura di produzione di propellente. Purtroppo a causa della pandemia tali obiettivi sono stati rimandati.

La Starship sarà un lanciatore completamente riutilizzabile per carichi super-pesanti, sarà composta da due parti: un primo stadio booster, chiamato Super Heavy e un secondo stadio chiamato Starship.
Sarà realizzata in una particolare lega di acciaio inossidabile, molto più resistente, economica e malleabile della fibra di carbonio prevista inizialmente.
Entrambi gli stadi sono progettati per essere completamente riutilizzabili, con il booster che ritorna sulla rampa di lancio mentre il secondo stadio e l’astronave sarà in grado di ritornare vicino alla rampa di lancio. Entrambi usano l’atterraggio retro propulsivo e le tecnologie per lanciatori riutilizzabili sviluppati in precedenza da SpaceX.
L’insieme di Starship-Super Heavy sarà alto 120 m, cioè 27 m più alto della Statua della Libertà.

La Starship è stata pianificata per diversi utilizzi:

  • Invio di satelliti commerciali in orbita terrestre;
  • Voli spaziali di lunga durata nella regione cislunare;
  • Trasporto su Marte, sia di cargo, sia di passeggeri;
  • Voli di lunga durata per i pianeti oltre la fascia principale, per cargo e astronauti;
  • Viaggi commerciali di passeggeri sulla Terra, in competizione con i voli aerei di lunga distanza.
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Gabriele Gavazzeni

Amministratore e autore per Mysterius.it. Programmatore C-JAVA-Python-C#-HTML

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